Il nostro cagnolino: carino, simpatico, adorabile e via con gli aggettivi e, perché no, con i vezzeggiativi. Tutti assolutamente adatti a descrivere quell’esserino che scodinzola in giro per casa. Adorabile attrattore di coccole e carezze, spesso conteso da tutta la famiglia. Però c’è un problema: comincia ad interessarsi alle nostre mani, non solo per annusarle, ma anche, sempre più spesso, per leccarle e …mordicchiarle.
A questo proposito, noi proponiamo i corsi educativi (le Puppy Class del LiveDog) che possono esserti d’aiuto. Nel caso fossi interessato ad approfondire tutti gli argomenti citati in questo articolo ti consigliamo vivamente di contattarci, o di venire a trovarci presso il LiveDogPark di Verona.
Mi trovo tutte le ciabatte rovinate
Come pure mordicchia sempre più freneticamente ciabatte, stracci, i lembi di pantaloni di chi gli passa vicino e, magari, gambe e braccia dei bambini che giocano con lui sul pavimento di casa. Ora è un cucciolo, ha i dentini, ma comunque cominciano già a far male e poi, ci chiediamo, quando sarà più grandicello, cosa succederà?
Sì! É una preoccupazione legittima. Diciamo subito che per il cucciolo mordicchiare è una necessità psicofisica, non necessariamente legata alla dentizione, come spesso si pensa.
É un bisogno di conoscere e al tempo stesso rilassarsi, scaricare un po’ della tensione accumulata nella difficilissima, per lui, vita quotidiana, piena di cose da imparare e situazioni nuove da affrontare e grande voglia di giocare con tutto e tutti. Fatta di momenti di grande eccitazione e frenetica attività e improvvisi lunghi sonni ristoratori.
Facciamolo interessare ad altro
Noi, in primis, dovremmo svolgere un’adeguata educazione sui comportamenti da tenere in determinate situazioni (l’eventuale addestramento alle attività sportive arriverà successivamente). Tentare di fermarlo fisicamente, fare la voce grossa e minacciosa, molto spesso, ci fa ottenere l’effetto contrario: aumenta il suo nervosismo e, di conseguenza, i suoi comportamenti distruttivi.
Cos’è meglio quindi? Lo lasciamo fare? Assolutamente no! L’impegno educativo che ci siamo assunti, con l’adozione, richiede un nostro intervento che tenda a reindirizzare e non a frustrare questo comportamento. In quei momenti, dobbiamo avere la prontezza di proporre al cucciolo delle alternative: ossetti adatti a lui, una vecchia pantofola, dei suoi giochini che muoveremo davanti alla sua bocca per invitarlo a catturarli e mordicchiarli liberamente.
L’attrazione dei movimenti (non stiamo parlando di fisica ?)
Ovvio che, per quanto possibile, non dovremmo correre davanti a lui invitandolo cosi, implicitamente, ad agganciare i lembi dei nostri pantaloni. Ci renderemo presto conto che il movimento è una fortissima calamita del suo interesse, della sua attenzione, quindi, dovremmo imparare a gestire i nostri movimenti in sua presenza. Ad esempio: se mentre lo stiamo accarezzando, incomincia a mordicchiarci mani e braccia, dobbiamo immediatamente interrompere l’azione, alzandoci e lasciandolo li. Gli stiamo insegnando che alcuni suoi comportamenti non solo non sono graditi, ma per lui portano alla “chiusura” di ogni attenzione, di ogni coccola. Naturalmente, è solo una chiusura momentanea, ma dovremo essere sempre inflessibili.
Questa, se gestita bene, sarà una fase che il cucciolo, di solito, supera dopo i primi mesi di vita. Un importante momento sulla strada della sua educazione e del suo buon inserimento nella nostra famiglia. Vuoi leggere anche: Il cucciolo sporca casa?